L’On.Tabacci a Sanremo afferma:“Nuove strade verso il basso piemonte per la Liguria”

9 aprile 2008 | 13:22
Share0
L’On.Tabacci a Sanremo afferma:“Nuove strade verso il basso piemonte per la Liguria”

L’esponente della Rosa Bianca è stato accolto dall’ex sindaco della città dei fiori Pippione

E' stato quello di ieri mattina nella città dei fiori un giorno proficuo per l'Onorevole Bruno Tabacci, l'esponente mantovano della Rosa Bianca attualmente in lizza con l'Unione di Centro, in vista delle imminenti elezioni politiche generali che si terranno domenica e lunedì prossimi in tutt'Italia. La presenza del politico cristiano nella Liguria occidentale si è rivelata molto preziosa in quanto qui in Liguria la neonata formazione di centro, che presenta Pierferdinando Casini come candidato- premier, potrebbe benissimo ottenere quel quorum necessario per fare eleggere almeno un deputato ed un senatore. Tabacci ieri a Sanremo era accompagnato dall'esponente locale del partito dello scudo- crociato, il consigliere regionale Luigi Patrone, dal segretario provinciale Antonio Sindoni e dall'ultimo sindaco democristiano della città, quel Leone Pippione che ha legato il suo nome al primo tentativo mai attuato a Sanremo di recupero dell'antico centro storico matuziano. Opportunamente pungolato dai giornalisti che gli hanno rivolto parecchie domande, anche e soprattutto a carattere politico, in chiusura di incontro l'ex Presidente della Regione Lombardia si è soffermato su due punti molto importanti per l'elettorato del Nord- Ovest. Il primo punto concerne, secondo quanto anche richiesto a varie riprese dalla Conferenza Episcopale italiana, la necessità di dotare il nostro paese di una nuova legge sulla cittadinanza che prenda atto di come ormai l'Italia da paese di emigrazione si sia trasformata in paese d'immigrazione. " E' inutile ogni tanto lanciare " boutades" propagandistiche dicendosi a favore della concessione del diritto di voto a tutti gli immigrati. In Italia è giusto che, fatte salve le opportune deroghe imposteci dall'Unione europea, votino solamente i cittadini. Piuttosto è la Legge sulla cittadinanza e non quella sull'immigrazione a dover essere rivista. Tutti quei giovani figli di coppie straniere, che rappresentano oggi una vasta percentuale del numero dei nuovi nati in Italia, con la Legge attuale assai difficilmente potranno ottenerla e quindi noi un domani saremo costretti a chiedere di essere mantenuti a persone che, pur avendo completato il loro ciclo di studi insieme ai ragazzi italiani, saranno in una posizione di emarginazione nei confronti dei coetanei autoctoni. Questo non è giusto e, come giustamente ha ammonito il segretario della Conferenza Episcopale Italiana Mons. Betori, è ora di sposare l'altro criterio – principe in ossequio al quale uno stato concede la cittadinanza, lo Jus Soli, in sostituzione dello Jus Sanguinis". Un domani dunque si diventerà cittadini italiani principalmente perché in Italia si nasce e si vive tutta una vita, non solo perché si è figli e nipoti di italiani ma magari si vive stabilmente sempre all'estero, come è per tanti Argentini. In seconda battuta poi l'on. Tabacci ha posto l'accento sulla necessità di ammodernare le infrastrutture del Nord- Ovest della penisola, cosa necessaria se ancora il vecchio territorio dello stato sabaudo vuole rimanere al passo con i tempi dell'economia globale. " La pianura alessandrina, per esempio, è il naturale sbocco logistico delle merci sbarcate nel porto di Genova, ha detto il politico lombardo, e se noi vogliamo dare un'importante futuro mercantilistico alla Liguria, e nella fattispecie ai porti di Savona e Genova, bisogna pensare a bucare di nuovo le Alpi e gli Appennini, considerato che in questa terra stretta tra mare e montagne non c'è spazio per le infrastrutture che un moderno sistema di movimentazione portuale richiede. Parimenti se il ponente, e nella fattispecie l'imperiese, vuole tornare ad essere una meta ambita a livello turistico, e sfruttare appieno la potenzialità che i numerosi nuovi porti turistici qui sorti offrono, deve seriamente pensare a portarvi velocemente turisti dalle due grandi metropoli del Nord, Torino e Milano, costruendo strade moderne di penetrazione trasversale al posto delle attuali statali ottocentesche". Via libera dunque al terzo valico ferroviario di Genova, alla bretella autostradale Albenga- Millesimo- Predosa, al traforo del Nava ed al Tenda- bis, secondo l'onorevole del nuovo centro. Sono entrambe quelle illustrate da Tabacci strade obbligate per ammodernare l'Italia ed in particolare la parte Nord- Ovest del paese.

Sergio Bagnoli